L’inizio dell’anno scolastico comporta per tutti i bambini una serie di sforzi mentali e fisici.
Oltre a inserirsi in una nuova realtà diversa dalle vacanze, i piccini devono compiere routines che prevedono faticosi tragitti per andare a scuola, con pesi sulle spalle dettati da cartelle sempre piene. Non parliamo poi, delle ore di arte o tecnica che aggiungono al bambino la portata di pesi come valigette portadisegni.
Insomma, tutti pesi che si sommano a quelli dei libri e che molto spesso vengono trascinati dai bambini da casa a scuola e viceversa.
Anche durante l’attività ai banchi, è possibile che la schiena compia dei movimenti errati con assunzione di posizioni scomode anche quando arriva il momento della scrittura.
Ecco che i genitori si allarmano pensando a come è possibile alleviare lo stress fisico del corpicino del bambino; una soluzione può farsi largo con l’utilizzo di correttori posturali.
I problemi di postura nei bambini
Quando l’attività scolastica inizia, il corpo del bambino può trovarsi per ore sotto stress. La schiena in particolare, è la parte che accusa maggiormente gli sforzi.
Per capire quanto possa incidere questo cambiamento di routines, è indispensabile tenere presente che la colonna vertebrale dei bambini è in continuo sviluppo; mantenere per ore pesi accentuati o stare fissi in una posizione china, comporta fastidi immediati che potrebbero sfociare in problemi più grandi.
I problemi che possono presentarsi sono connessi al mantenimento di una postura scorretta e allo sforzo che viene compiuto per il peso degli zaini.
Queste attività e le relative conseguenze possono essere riassunte in questa tabella:
Cause | Effetti |
---|---|
Sforzo da postura scorretta | Ipercifosi: alterazione della curva dorsale dovuta a posizioni chine sui libri; Dorso piatto: deformazione posturale che comporta l’appiattimento del rachide dorsale. |
Sforzo da carico di pesi | Iperlordosi: accentuazione della curva lombare dettata dallo scarso utilizzo dei muscoli addominali. Scoliosi: deformità della spina dorsale che comporta una anormale curvatura della colonna. |
Correttore posturale per bambini: si o no?
I benefici di questi supporti ortopedici sono ormai noti agli adulti, ma è possibile che questi riescano a portare benefici anche nei bambini?
Come detto inizialmente, il corpo di un bambino è in continuo sviluppo, non è quindi possibile paragonarlo a un adulto; in particolare, nella fase infantile, la colonna vertebrale ha delle componenti cartilaginee che si trasformano in tessuti ossei. Ciò significa che vi è una trasformazione del corpo che deve essere assecondata evitando sollecitazioni e sovraccarichi della schiena. Prima di acquistare un correttore posturale però, è bene porre l’accento su tutte le abitudini errate che mette in atto il bimbo durante le attività della giornata.
- Osservare la posizione del bimbo da seduto, verificare che i piedi siano saldi a terra e la schiena appoggiata allo schienale
- Non caricare gli zaini, cercare di utilizzare cartelle con rotelle trasportabili a mano
- Osservare il bimbo quando dorme, controllarne le posizioni del capo e della schiena
- Evitare continue posizioni fisse anche a casa, cercare di evitare l’uso dello smartphone e farlo dissuadere dalla sedentarietà
- Incentivare lo sport come migliore soluzione al mantenimento delle giuste posture
Dopo essersi accertati che il bambino riesca a mettere in piedi queste attenzioni, è possibile richiedere un consulto personalizzato per l’acquisto di un correttore posturale. Il correttore posturale, soprattutto per i più piccoli deve essere un supporto medico che riesca ad essere portato nella maniera più corretta. L’utilizzo sotto controllo medico è indispensabile per i più piccoli. In commercio, vi sono una serie di prodotti fatti apposta per l’infanzia che riescono a supportare il fisico del bimbo durante le attività giornaliere. Durante i primi anni dell’infanzia sarebbe opportuno programmare un consulto per verificare il corretto sviluppo della colonna vertebrale. E’ una forma di prevenzione che riesce a diagnosticare la maggior parte delle patologie o disfunzioni anticipatamente, riuscendo a curarle con i giusti strumenti. La risposta a possibili campanelli d’allarme è quindi un intervento sinergico tra il genitore e il medico. Solo così è possibile dare il consenso a supporti ortopedici anche per i più piccoli.