Correttore posturale e busto sono dei supporti ortopedici che si utilizzano per correggere le disfunzionalità della schiena, siano esse causate da traumi o da scorrette posizioni.
Affidarsi a questi dispositivi medici è una scelta che solitamente viene condivisa e prescritta da specialisti del settore come ortopedici, osteopati e fisioterapisti.
Vi è una grande differenza tra busto e correttore posturale che non nasce solo dal diverso design; ciò che differisce principalmente è l’utilizzo che è dettato dai problemi della colonna vertebrale.
Cosa si intende per correttore posturale
Un correttore posturale è uno strumento ortopedico che si utilizza per i problemi di postura collegati a movimenti e pose scorrette. Solitamente è un dispositivo che si utilizza durante l’attività quotidiana, in particolare in situazioni dove si può compromettere la stabilità della schiena, come durante lunghe pose o seduti in postazioni fisse.
I correttori posturali hanno un grand vantaggio: riescono ad essere indossati in modo discreto e confortevole anche per diverse ore durante la giornata. Sono composti da fasce con chiusure regolabili che si fissano alle spalle. la funzionalità è quella di bilanciare il peso del busto, raddrizzando l’incurvatura vertebrale e modificando così la memoria muscolare.
Che cosa si intende per busto
Il busto ortopedico invece, è considerato un tutore per la schiena in grado di sostenerla in modo uniforme e stabile. Viene impiegato in tutte quelle situazioni di cura della colonna vertebrale in quanto svolge un’azione correttiva delle vertebre. E’ spesso utilizzato per scoliosi importanti e per tutti quei difetti della colonna che possono compromettere le normali attività quotidiane. Il busto è quindi un dispositivo medico rigido, molto diverso dal correttore posturale che può sembrare una soluzione molto più blanda e meno specifica.
Principali differenze tra correttore posturale e busto
BUSTO | CORRETTORE POSTURALE | |
Funzionalità | E’ utilizzato come funzione correttiva e curativa di vari stati dolorosi che incidono sul carico della colonna vertebrale quali traumi o lesioni da incidenti o patologie | E’ utilizzato per prevenire i danni da postura scorretta e per disagi meno gravi a carico della schiena e del collo. Ha una funzione preventiva e protettiva da movimenti errati. |
Aspetto e materiali | Lega leggera di alluminio con particolari in gomma sintetica. Vi possono essere varianti rigide, semirigide o flessibili a seconda della tipologia di disfunzione. | Nylon o neoprene e cotone, materiali flessibili ed ergonomici che si adattano alla forma del corpo. Tessuti resistenti ma traspiranti con buona adattabilità. |
Vestibilità | Rigidità nei movimenti, utilizzo per tutto il periodo indicato dal medico. Solitamente si utilizza anche durante la notte. | Graduale, necessario abituare il corpo al dispositivo. Non consigliato durante le ore notturne. |
I migliori modelli e i relativi costi
Per ricercare i migliori modelli di busti e correttori è indispensabile fare affidamento alle aziende ortopediche leader sul mercato. Si parla di brand come FGP o BAUERFEIND con prezzi che variano a seconda del modello e della vestibilità e che spaziano attorno al centinaio di euro sino ad arrivare a modelli più complessi al prezzo di oltre trecento euro.
Per quanto riguarda i correttori posturali, è possibile citare marchi più noti come G.L.O. che offre una vasta scelta di correttori, chiamati anche reggispalle o estensori dorsali.
I prezzi di questi dispositivi sono molto più irrisori, con fasce di prezzo che variano dai 20 ai 50 euro di spesa.