I correttori posturali rientrano tra i prodotti più acquistati per rimediare ai piccoli e medi problemi della schiena.
Postazioni fisse davanti al pc, staticità e movimenti errati, sono molte le occasioni adatte per utilizzare un correttore posturale.
Molti prodotti in commercio sono dei veri e propri dispositivi medici che aiutano a ritrovare il benessere fisico durante le attività giornaliere.
Per scegliere un correttore posturale tra i tanti sul mercato, sarà necessario seguire diversi aspetti importanti.
Quali aspetti considerare per comprare un correttore posturale
Tra i motivi che spingono a comprare un dispositivo di aiuto per la propria postura, vi è sicuramente la consapevolezza delle errate posizioni che il corpo assume durante la giornata. Il sentirsi ricurvo durante una semplice camminata, o ancora peggio, vedersi allo specchio e vedersi gobbo, sono sensazioni che riducono la propria autostima ed in generale il benessere fisico. Oltre a queste accortezze, talvolta insorgono problemi più specifici: dolori alle articolazioni, torcicollo, infiammazione della cervicale e delle vertebre della colonna.
Avere a che fare con questo tipo di problematiche comporta inevitabilmente la ricerca di una soluzione che possa essere immediata e pratica.
I dispositivi medici di ausilio, che siano fasce posturali, correttori o busti, possono contribuire sostanzialmente alla soluzione dei piccoli e medi problemi di postura.
Tra i diversi aspetti da tenere in considerazione quando si compra un correttore posturale vi sono:
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- l’entità del problema alla schiena
- la costanza di utilizzo del correttore posturale
- la supervisione di un parere medico
- l’acquisto di un prodotto di qualità
Come utilizzare al meglio un correttore posturale
Utilizzare un correttore posturale sarà molto semplice: si presenta come una giacca senza maniche che si delinea dalla colonna vertebrale per poi seguire la forma delle spalle. Le fasce, con chiusura in velcro o a gancio, avvolgono le scapole in modo circolare e presentano delle imbottiture che potranno sostenere con leggerezza il peso della schiena e regolarne i movimenti. Dopo aver infilato le braccia negli appositi due buchi, sarà necessario regolarne le cinghie che dovranno aderire perfettamente alle scapole. Attenzione: cercare di far aderire il dispositivo in maniera naturale, non forzare troppo le cinghie e non stringerle forzatamente. Si potrebbe ottenere un effetto troppo rigido e scomodo non in linea con i benefici del prodotto.
Cosa ricercare comprando un correttore posturale
- materiale ipoallergenico e traspirante
- possibilità di lavare il dispositivo anche in lavatrice
- fasce ergonomiche e adattabili a tutte le circonferenze ed età
- chiusure in velcro per una maggiore stabilità del corpo
- imbottitura sulle spalle per consentire maggior comfort
- garanzia del prodotto con marchio CE
- classificazione del dispositivo come dispositivo medico
Composizione dei tessuti
I materiali che compongono un correttore posturale devono essere tanto robusti quanto leggeri. Basti pensare che in media un correttore posturale viene utilizzato per almeno due ore consecutive durante l’arco di una giornata. I tessuti, a contatto con la pelle, dovranno avere un alto grado di traspirazione che possa evitare irritazioni e segni sgradevoli. Il materiale che compone un correttore posturale è solitamente il Nylon o il Neoprene. Entrambi hanno un grado di resistenza molto alto, ma allo stesso tempo riescono a offrire il giusto effetto traspirante. Questi tessuti vengono impiegati principalmente nell’abbigliamento sportivo che li consacra come migliori materiali per la sudorazione. Oltre alla composizione dei materiali, il correttore posturale dovrà essere composto da materiali lavabili ed essere catalogato come dispositivo medico di tipo uno con marchio CE che garantisce la qualità del prodotto secondo le norme europee.
Quanto tempo va indossato
Il correttore posturale va utilizzato in modo graduale. Non è possibile pensare ad un uso prolungato del prodotto già dal primo giorno d’acquisto.