I correttori posturali sono considerati i maggiori alleati per ristabilire una corretta postura.
Sono il principale aiuto di tutti i giorni per cercare di correggere piccoli e medi problemi della colonna vertebrale e di conseguenza di muscoli e nervi vicini.
La postura di ognuno infatti, è determinata da una serie di fattori che con il passare del tempo incidono sul bilanciamento del peso e sull’equilibrio del corpo.
Queste variabili richiamano la varietà dei movimenti che si eseguono durante la giornata, ponendo l’accento su tutte quelle abitudini che si eseguono in automatico: allacciarsi le scarpe, sedersi, piegarsi per raccogliere un oggetto… Può sembrare banale, ma apporre maggiore accortezza a queste ripetizioni, farà trovare giovamento in modo prolungato.
I movimenti errati causa della postura scorretta
I movimenti cosiddetti di routine, sono proprio i principali fautori dei problemi di postura.
Stare ore ore nella stessa posizione, piegarsi in modo scorretto ed eseguire esercizi in modo improprio, sono tutti azioni che richiedono particolare attenzione.
I dispositivi ortopedici nascono per questo: cercare di controllare la stabilità della schiena, attraverso la memorizzazione automatica di posizioni corrette.
Un correttore posturale però, per funzionare efficacemente, necessità di attenzione sia sulla modalità di utilizzo sia sul tempo di impiego.
Come utilizzare un correttore posturale
Per ottenere giovamento dall’uso di un correttore posturale è utile tenere presente:
- La modalità di uso: come viene indossato e per quanto tempo
- La qualità del prodotto: con quali materiali è prodotto e le garanzie in essere
- L’entità del proprio problema: se è utilizzato in forma preventiva o curativa
- L’efficacia a lungo termine: controllo degli effetti migliorativi o peggiorativi durante l’utilizzo
Attenzione: E’ opportuno sospendere l’utilizzo di un supporto ortopedico se si verificano situazioni peggiorative degli stati fisici, in particolare se si notano effetti indesiderati durante l’utilizzo. Il consiglio è quello di seguire sempre un parere medico evitando qualsiasi tipo di autodiagnosi.
Quando usare il correttore posturale
Il correttore posturale nasce come supporto quotidiano. Solitamente, viene indossato quando il corpo deve assumere posizioni prolungate che potrebbero creare incurvature scorrette dello scheletro o sbilanciamenti di peso. La funzione principale di questo strumento è quella di far interiorizzare le giuste pose ai muscoli del corpo, che a lungo andare, creano una memoria delle corrette posizioni. I correttori posturali agiscono principalmente sui movimenti delle spalle, riuscendo ad espanderle e a ricalibrare il peso del tronco. E’ possibile utilizzarli tutte le volte che si necessita, in particolare in situazioni statiche dove la postura è compromessa. Sono di ottimo aiuto durante il lavoro alla scrivania, oppure quando il corpo deve affrontare movimenti continui o posizioni fisse prolungate. Spesso, si indossano durante le attività sportive riducendo lo stress dei muscoli e delle vertebre durante le ripetizioni degli esercizi.
Un buon correttore posturale è discreto ed ergonomico: grazie alla qualità dei tessuti, riesce ad aderire perfettamente alla forma del corpo senza causare fastidi e scomodità.
Non è consigliato durante il sonno proprio perchè durante questa fase, il corpo non ha pieno controllo dei movimenti: indossarlo durante la notte potrebbe provocare effetti indesiderati e talvolta pericolosi.
Per quanto tempo utilizzare il correttore posturale
La tempistica di utilizzo di un dispositivo ortopedico varia a seconda dell’entità del problema e dall’abitudine di utilizzo del corpo.
Si parte dal presupposto che un correttore posturale per risultare tollerabile deve essere indossato in modo graduale. Prima di acquistarlo, sarebbe necessario rivolgersi ad uno specialista che sappia indicare quale tipo di correttore è più idoneo al problema e farsi seguire passo passo durante l’uso. In commercio ve ne sono tantissimi ideati appositamente per la zona della schiena che necessità di essere controllata. Inizialmente, è consigliabile portarlo solo poche ore: i muscoli devono abituarsi a nuove abitudini di posa che determinano la loro stabilità.
E’ importante quindi, non sforzare il corpo fin da subito, in quanto si potrebbero presentare tensioni e dolori involontari. Un uso graduale è maggiormente indicato per evitare uno stato generale di possibile malessere.
Quando non usare il correttore posturale
Vi sono alcuni accorgimenti da seguire prima di utilizzare un dispositivo ortopedico. Bisogna partire dal presupposto che il correttore posturale riuscirà ad agire su tutte le abitudini di ogni giorno, creando una sorta di nuova memoria della postura. E’ indispensabile, però, seguire una linea terapeutica di riferimento medico, in quanto in diverse patologie, il correttore posturale può risultare inefficace o addirittura controproducente. Non va utilizzato in tutte quelle situazioni dove si verificano traumi da incidente o lesioni accidentali, senza un controllo medico che lo autorizzi. E’ altresì opportuno che questo dispositivo sia consigliato in casi dove è stata diagnosticata una patologia precisa della schiena, sempre per evitare che questo strumento non porti il giovamento desiderato.
Quali patologie sono la causa della scorretta postura
Nella tabella è possibile comprendere quali effetti svolgono le azioni ripetute di ogni giorno, incidendo proprio sul benessere della schiena.
Azioni scorrette | Dirette conseguenze | Patologie più ricorrenti |
Posizioni fisse sedute | Dolori cervicali e lombari, tensioni muscolari a carico di spalle e clavicole, sbilanciamento del peso delle braccia, tensioni al collo e contratture, accentuazione dell’incurvatura della colonna | Cervicalgia, discopatia cervicale, cervicobrachialgia, nevralgie del braccio e formicolio alle mani, scoliosi, cifosi, borsiti, tendiniti, sindrome da tunnel carpale. |
Posizioni fisse in piedi | Dolori e tensioni alla zona lombare e sacrale, infiammazione dei nervi delle gambe problemi muscolo-scheletrici, aumento della pressione sulle vene | Infiammazione del nervo sciatico, ernie del disco e manifestazioni alterative a carico del sistema circolatorio, scoliosi, cifosi ed ernie intervertebrali |
In generale, è possibile affermare che il correttore posturale può portare ad effetti benefici solo se vi è un uso corretto nel tempo. Vi deve essere una grande costanza nell’utilizzo che può perdurare per diversi mesi a seconda dell’entità del problema. Inoltre è indispensabile attuare una serie di accorgimenti per incentivare i benefici del supporto. Durante le posizioni sedute, il correttore posturale deve essere utilizzato evitando di accavallare le gambe e appoggiando la schiena in aderenza allo schienale. Altra variabile da tenere in considerazione è il dolore. In stati acuti del dolore è bene verificare con lo specialista se è opportuno indossarlo; si eviterà così un ulteriore incidenza peggiorativa del dispositivo.